Mutismo selettivo
Il mutismo selettivo è una condizione che sorge tipicamente prima dei 5 anni di età e può rendersi evidente con l’inizio della scuola primaria, in quanto questa prevede una richiesta maggiore in termini interattivi e prestazionali.
Nel mutismo selettivo i bambini, pur mostrando adeguate capacità linguistiche e comunicative in certi contesti (tipicamente in casa con i familiari stretti), si dimostrano incapaci di parlare in altre situazioni sociali in cui invece è richiesta una comunicazione da parte loro, come appunto nel contesto scolastico.
Questa incapacità di parlare ha delle ripercussioni sui risultati scolastici e sulla comunicazione sociale in generale e così il bambino non riesce a comunicare agli insegnanti le proprie necessità scolastiche (ad esempio chiedere chiarimenti se non ha compreso come svolgere un compito) e personali (ad esempio non richiedere di andare in bagno). Molto spesso il mutismo selettivo si associa all’ansia sociale e possiamo considerarlo in alcuni casi come una strategia di evitamento dell’interazione che aiuta il bambino a ridurre l’attivazione ansiosa.
Altre manifestazioni che tipicamente si possono osservare nel mutismo selettivo possono riguardare la tendenza a rimanere aggrappato al genitore, una forte timidezza e imbarazzo sociale e una tendenza al ritiro e all’isolamento. Possono inoltre osservarsi alcuni comportamenti di tipo oppositivo che però si limitano per lo più alle situazioni in cui al bambino viene richiesto di parlare.
In certi casi i bambini con mutismo selettivo possono utilizzare altri strumenti diversi dal linguaggio per comunicare, come la gestualità, lo scrivere o l’emissione di suoni non articolati che non acquisiscono una connotazione semantica definita, cioè un chiaro significato in termini linguistici.